Associazione Socio-Culturale Awa




“Non dimentichiamo l’Afghanistan, ma l’Italia è il nostro nuovo Paese. Costruiamo un futuro di pace per tutti qui” ha detto Mohammed Karimi del movimento Genti di Pace introducendo un pomeriggio di festa, musica, danze e giochi della tradizione afghana organizzata domenica scorsa dalla Comunità di Sant’Egidio con l’Associazione Awa nella Parrocchia Madonna della Misericordia a Bresso alle porte di Milano, in occasione del Nowruz, il capodanno persiano. All’evento hanno partecipato 140 afghani di etnia hazara giunti da tutta la Lombardia e tanti italiani della parrocchia e del gruppo Insieme per l’accoglienza che ha accolto a Bresso alcuni afghani arrivati con i Corridoi Umanitari. Il Nowruz è una festa antica, precedente all’islamizzazione e per questo messa al bando dai talebani. La festa è molto sentita nella diaspora che continua a celebrarla come segno di speranza e di resistenza culturale. “Nowruz è la festa della rinascita” ha detto don Danilo Bessi della Comunità di Sant’Egidio. “Iniziare una nuova vita qui non è stato facile. Ma con l’amicizia la vostra vita ha trovato una direzione e un senso. Qui sono nati o cresciuti i vostri figli e sono stati educati alla scuola della pace e non della guerra. Oggi l’Italia è anche il vostro Paese e Sant’Egidio è la vostra famiglia. Continuiamo a crescere nell’amicizia e ad allargare questa famiglia a quelli che verranno”.